La dottrina della ‘’guerra eterna’’ – come abbiamo avuto modo di spiegare sull’Interferenza – non applica la dicotomia amico/nemico, propria dell’era Kissinger, ma scatena guerre combattute per gettare intere aree geografiche nel caos. L’obiettivo è quello d’instaurare un regime liberal-globalista mondiale di cui Israele è l’epicentro nella prima fase, ciononostante il regime sionista ne verrebbe successivamente travolto. La lobby israeliana, che è Egemone all’interno del deep state statunitense, ha una natura ‘’cosmopolita’’; utilizza il ‘’fascismo ebraico’’ come un preservativo, per instaurare una nuova Architettura di potere.
Dopo due mesi d’aggressione imperialista israeliana contro la Terra di Palestina, Samantha Power (SP) direttrice dell’USAID è arrivata a Gaza annunciando che gli Stati Uniti intendono concedere altri 26 milioni di dollari per Gaza, oltre i 100 già promessi da Biden. L’intento è chiaro: dividere Hamas, contrapponendo la fazione islamista alla componente filo-iraniana, le Brigate Al Qassam le quali si ispirano alla Rivoluzione anticoloniale del 1936 appoggiata dall’Urss. Dall’altra parte, il Mossad avrebbe la possibilità di strumentalizzare l’Islam politico contro la guerriglia marxista del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP). L’intervento della Power, una creatura della Fondazione Clinton, prefigura una calamità più grave.
Ideologa dell’imperialismo ‘’umanitario’’, Samantha Power si è formata politicamente all’ombra della distruzione della Serbia, una Nazione ‘’non allineata’’ prima vittima del Nuovo Ordine Unipolare. Nel 2002, divenne famosa scrivendo ‘’Un problema venuto dall’Inferno: l’America nell’era del genocidio’’, dove partendo dal riconoscimento del genocidio armeno si augurava che gli Stati Uniti riprendessero l’operato della Società delle Nazioni. Quello che occulta, è proprio come l’imperialismo USA sia il genocida più rispettato del mondo.
Cresciuta nel cuore dell’élite aziendale USA, la Power sposò Cass Sunstein, giurista e padre del ‘’paternalismo liberale’’; influenzata dalla dottrina giuridica del marito, una concezione del mondo che guarda alla creazione d’una nuova classe di reietti, SP contribuì a rendere egemone il ruolo dei media nella ‘’guerra di quarta generazione’’ o ‘’guerra cognitiva’’. Il giornalismo lubrificato avrà un ruolo centrale nel rilancio della dottrina della ‘’guerra eterna’’ in Libia, Siria ed Ucraina. Nell’ideologia politica dei liberal-globalisti, il sionismo va ben oltre il nazionalismo-territoriale israeliano: è una condizione mentale.
Il professore di Diritto Cass, un reazionario proveniente dal ‘’cuore nero’’ del deep state, ideò un piano contro la Rete Voltaire 1, una guerra censoria contro l’informazione antimperialista. Il ‘’modello’’ giornalistico, solo all’apparenza plurale, sostenuto dalla sinistra neoliberale ed incoraggiato dai coniugi Cass, è quello di Al-Jazeera; il trionfo della propaganda televisiva al tempo delle ‘’primavere arabe’’, in realtà il ‘’1989’’ del nazionalismo panarabo.
Fondata da due fratelli franco-israeliani, i fratelli Frydman, vicini a Yitzhak Rabin, l’obiettivo iniziale di Al-Jazeera era quello di creare un media dove arabi ed israeliani potessero dibattere liberamente. Per fare ciò, i fratelli Davide e Jean Frydman sfruttarono un accordo fra la BBC (legata, in parte, all’MI6 britannico) ed il sultanato del Qatar, seguendone le sorti geopolitiche. Il Qatar, un nano-Stato filo-imperialista, da lì a poco dichiarò di voler rovesciare la Libia popolare e la Siria panaraba. Nel 2011, l’analista strategico Thierry Meyssan decostruì la propaganda televisiva contro lo ‘’Stato delle masse ‘’ e la famiglia Gheddafi:
‘’Da quando Jibril è diventato il Primo Ministro del governo ribelle libico, il massimo della malafede è stato raggiunto con la costruzione negli studi a Doha di repliche del Piazza Verde e di Babel-Azizia dove furono girate delle false immagini dell’entrata dei “ribelli” pro-USA a Tripoli. E quanti insulti ho letto quando ho annunciato questa manipolazione sulle colonne di Voltairenet.org! Tuttavia Al-Jazeera e Sky News hanno diffuso queste false immagini il secondo giorno della battaglia di Tripoli, seminando lo smarrimento tra la popolazione libica. Solo tre giorni dopo i “ribelli – dapprima solo a Misurata – sono riusciti a entrare a Tripoli devastata dai bombardamenti della NATO.
Lo stesso è avvenuto con l’annuncio trasmesso da Al-Jazeera dell’arresto di Saif el-Islam Gheddafi e della conferma di questa cattura da parte del procuratore della Corte Penale Internazionale Luis Moreno-Ocampo. Fui il primo, dal canale di Russia Today, a smentire questo inquinamento. E ancora sono stato oggetto di scherno in alcuni giornali fino a quando Saif el-Islam giunse di persona a svegliare i giornalisti rinchiusi al Rixos per portarli a Babel-Azizia. (Ndt: sia per quanto riguarda la Piazza Verde che per quanto riguardo le immagini del compound di Gheddafi non si tratta di falsi.)’’ 2
Davanti all’aggressione sionista alla popolazione di Gaza, Al-Jazeera affronta la questione in termini ‘’umanitari’’ invocando l’intervento dello stesso Super Clan che ha generato il conflitto. In una recente intervista televisiva, Samantha Power non ha espresso delle posizioni radicalmente diverse, spaccando una parte della borghesia ebraica-statunitense:
‘’In un’intervista per la serie in video dell’università di Berkeley, Conversations with History, si chiede a Power quale dovrebbe essere la reazione degli Stati Uniti qualora il conflitto israelo-palestinese s’inasprisse e si tramutasse in genocidio. Power ipotizzò l’invio di una cospicua forza militare per separare le parti.’’ 3
I reporter di Russia Today, la cui presenza viene ignorata dagli attivisti filo-palestinesi legati al mondo delle ONG, hanno analizzato la questione in una prospettiva antimperialista: sconfitta militarmente, Israele se vuole sopravvivere deve accettare la transizione al mondo multipolare; tutto questo presuppone la sua smilitarizzazione e l’intervento congiunto sino-russo nella ricostruzione di quell’area geografica. Ritenendo Al-Jazeera l’unico media operativo nei territori martoriati e cancellando il lavoro di Russia Today, le Onlus filo-palestinesi promuovono la stessa visione del mondo del sionismo ‘’cosmopolita’’: la globalizzazione della dottrina della ‘’guerra eterna’’. Nel Donbass si è consumata una sconfitta strategica per l’imperialismo USA; sovrapponendo l’’’umanitarismo’’ all’antimperialismo, la sinistra ‘’zombie’’ ha impedito la saldatura fra la Resistenza del Donbass e quella palestinese, frammentando le organizzazioni politiche che si contrappongono al ‘’capitalismo della sorveglianza’’.Domanda: come mai molti attivisti filo-palestinesi sostengono la fake news fabbricata dalla CIA la quale mette sullo stesso piano il terrorismo israeliano con la legittima Operazione Z, una operazione militare ‘’ad obiettivi limitati’’ finalizzata a sradicare il nazifascismo in Ucraina? Kiev e Tel Aviv, sono loro le capitali del neonazismo globale.
L’arrivo a Gaza di Samantha Power è un segnale: Israele, nei prossimi anni, verrà travolta dalla ‘’guerra eterna’’, sperimentando sulla propria pelle il destino crudele che il sionismo-revisionista ha riservato al mondo non globalizzato. Netanyahu, uno psicopatico-politico, verrà processato a seguito d’una ‘’rivoluzione colorata’’ organizzata dalla componente ‘’dem’’ del Mossad? Israele, in quanto ‘’Stato pazzo’’, ha una duplice peculiarità: non ha politica estera, ed in politica interna alterna il ‘’Partito dei reazionari’’ a quello dei ‘’fascisti’’. La fine dell’era Kissinger ha messo l’Umanità ad un bivio: socialdemocrazia radicale o fascismo tecnocratico.
https://www.voltairenet.org/IMG/pdf/ssrn-id1084585.pdf
https://www.voltairenet.org/article171513.html
https://www.voltairenet.org/article220113.html
Fonte foto: Wikipedia (da Google)