L’arrivo di Biden in Israele e il suo sostegno incondizionato alla tesi della sua innocenza per il massacro di Gaza, ha legittimato la narrazione che i veri responsabili andrebbero ricercati fra i palestinesi di Hamas.
La propaganda occidentale viene in soccorso quindi di Israele, in difficoltà dopo la terribile strage nell’ospedale di Gaza.
La narrazione che viene imposta ora a tutti i media occidentali e a noi poveri e frastornati telespettatori, è che non c’è certezza su chi ne sia stato il vero responsabile. Per cui non si può accusare Israele dell’orribile massacro. Ci sono opinioni diverse sull’accaduto. Appunto, opinioni, non verità. L’opinione dei media occidentali, dopo lo sbandamento iniziale, è che responsabile della strage sia stato in realtà un razzo di Hamas e vanzano prove al riguardo che, sostenute da “esperti ” di fiducia, si presentano come inoppugnabili anche se sfidano la logica. Ma tant’è. Resta il fatto che per noi occidentali la verità che ci viene proposta è questa. E non può essere contraddetta. Se un giornale non allineato, ove esistesse, sostenesse oggi la responsabilità di Israele in questa strage, rischierebbe come minimo una querela. Infatti tutta la stampa oggi sostiene questa tesi ufficiale: non c’è nessuna prova che sia stato Israele. Anzi. L’evidenza direbbe che i responsabili siano stati proprio quei terroristi di Hamas che Israele sta bombardando notte e giorno, insieme alla popolazione inerme di Gaza, che hanno la colpa di essere palestinesi e di occupare “arbitrariamente” da millenni terre che i sionisti considerano proprie dalla notte dei tempi. Il loro “lato umano” li consiglia di espatriare fuori dalla Palestina se vogliono avere salva la pelle e non crepare di fame, di sete o di malattie non curabili, in quanto tutti gli ospedali di Gaza sono stati considerati da Israele obiettivi militari da sgomberare. Ce lo stanno spiegando 24 ore al giorno a reti unificate.
Se non c’è accordo sulle responsabilità, allora Israele è innocente, fino a prova contraria.
Ma nessuna prova contraria potrà inficiare questa narrazione, perché l’Occidente non lo consentirà mai. Israele non si processa. È il suo lato “oscuro”. Se si illuminasse questa oscurità, la coscienza occidentale ne rimarrebbe inorridita. Ma questa sarebbe l’unica via per la sua salvezza.