Mi pongo da tempo una domanda : se mi è chiara la posizione russa sulla definizione della propria presenza in Ucraina nell’ambito di quella che hanno definito una Operazione Militare Speciale e non una vera e propria guerra, definendo così lo spazio giuridico della propria iniziativa, non mi è chiara invece la posizione ucraina che accusa la Russia di condurre una guerra di distruzione sul proprio suolo ma non ha mai dichiarato guerra alla Russia. Perché? Eppure nei fatti hanno attuato un regime di guerra nell’economia, nell’informazione, nella mobilitazione totale della propria popolazione, nella sospensione della democrazia politica, nella attività terroristica contro la popolazione civile russa del Donbass, tutte in qualche modo comprensibili nell’ambito di uno stato di guerra totale. Ma non è questo il caso. Formalmente questi paesi non sono in guerra. E allora? Di che si tratta? E perchè l’Occidente la considera invece una vera guerra da sostenere con invio di armi, di mezzi, di uomini, di tecnologie informatiche avanzate, con un regime di guerra interno nel campo dell’informazione, della propaganda, senza anch’esso considerarsi formalmente in guerra contro la Russia?
Viviamo una situazione assurda in cui si combatte una guerra nel cuore dell’Europa senza assunzione della responsabilità relativa dei governi di fronte alle rispettive popolazioni che ne sopportano le conseguenze e i sacrifici. Situazione che potrebbe sfuggire di mano a tutti e condurre il mondo verso una catastrofe nucleare. Allora l’Ucraina non avrebbe dichiarato guerra alla Russia perché sarebbe stato da stupidi dichiarare guerra ad una potenza nucleare? Certamente lo sarebbe stato. Mentre sarebbe intelligente sbandierare programmi bellicosi di voler ammazzare Putin e disintegrare la Russia? E pensare di passarla liscia? C’è una logica e una razionalità politica in tutto ciò?
Penso che dietro tutto ciò ci sia in realtà solo la follia di un Occidente decadente che ha messo in opera un gioco pericoloso e criminale in Ucraina contro la Russia, finalizzato solo a massimizzare la sua volontà di potenza senza i vincoli giuridici e politici della Stato di guerra e senza assumersi una responsabilità diretta delle sue potenziali conseguenze disastrose. Oppure i suoi governi pensano di farla franca? Penso allora che abbia tanta ragione da vendere il vecchio saggio Gianfranco la Grassa quando auspica la continuazione della guerra fino alla vittoria auspicabile della Russia e al collasso del decrepito Occidente a guida anglosassone e dei suoi vassall e servi europei. “Questa sia la nostra speranza “.
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