Il governo-dittatura di Kiev, rappresentato dal “nazi-punk” Zelensky, ha utilizzato i soldi dei contribuenti statunitensi per aggredire strategicamente la Federazione Russa, iniziando la pulizia etnica nei territori del Donbass. La CIA, coordinando il golpe del 2014, finora ha girato nelle casse degli ucraino-nazisti almeno 400milioni di dollari, infilando nelle tasche ‘’d’una banda di drogati e neonazisti’’ i soldi sporchi provenienti dal narcotraffico ‘’made in USA’’ afghano. Il giornalista investigativo e Premio Pulitzer, Seymour Hersh, ci ha dato ulteriori dettagli:
‘’Quello che però non si sa è che Zelensky ha acquistato carburante dalla Russia, paese con il quale l’Ucraina e Washington sono in guerra, e che il presidente ucraino e molti del suo entourage hanno sottratto una quantità incalcolabile di milioni dai dollari americani destinati al pagamento del gasolio. Secondo una stima degli analisti della Central Intelligence Agency, i fondi sottratti ammontano almeno a 400 milioni di dollari [solo durante] lo scorso anno; un altro esperto ha paragonato il livello di corruzione a Kiev a quello della guerra afghana, “anche se dall’Ucraina non usciranno rapporti di revisione [di conti] professionale“.’’ 1
I nazisti neocons hanno acquistato armi da commercianti privati, perlopiù statunitensi, britannici ed israeliani, trasformando una aggressione sub-imperialista russofoba in un conflitto monopolizzato dai ‘’signori della guerra’’: i nuovi global-fascisti, appoggiati dalla ‘’sinistra imperiale’’ euro-statunitense. Hersh, consultando fonti d’intelligence (mantenute anonime) ha rivelato il coinvolgimento diretto dell’amministrazione Biden nell’Operazione Barbarossa del ventunesimo secolo:
‘’Il funzionario ha citato il dispiegamento autorizzato da Biden, poco noto e raramente discusso, di due brigate con migliaia delle migliori unità da combattimento dell’esercito americano nella regione. Una brigata della 82esima Divisione aviotrasportata si è addestrata ed esercitata intensamente dalla sua base in Polonia, a pochi chilometri dal confine ucraino. Alla fine dello scorso anno è stata rinforzata da una brigata della 101esima Divisione aviotrasportata dispiegata in Romania. La forza lavoro effettiva delle due brigate, se si considerano le unità amministrative e di supporto – con i camion e gli autisti che trasportano il flusso costante di armi e attrezzature militari che fluiscono via mare per mantenere le unità pronte al combattimento – potrebbe ammontare a più di 20.000 persone.’’(Ibidem)
Il nazismo neocons, come la lobby sionista, è penetrato nei gangli vitali del complesso militare-industriale USA, decretandone la trasformazione in una nuova Architettura di potere; un potere ‘’occulto’’ che, annullando il peso del Congresso, ha convertito la Casa Bianca nel ‘’comitato d’affari’’ d’armatori privati; gli Stati Uniti, dopo il golpe dell’11/9, sono una sorta di regime narco-imperialista che ha trasformato l’Europa nel suo giardinetto di casa. Nessun politico è al corrente delle trame dello ‘’stato profondo ‘’, un autentico ‘’stato nello stato’’ che ideologicamente coniuga la dottrina del ‘’Destino manifesto ‘’ col transumanesimo dell’élite di Davos. Conclude Hersh:
‘’Se nei prossimi mesi l’esercito ucraino, sotto organico e depotenziato, dovesse avere la peggio, le due brigate americane si uniranno alle truppe della NATO per affrontare l’esercito russo all’interno dell’Ucraina? È questo il piano, o la speranza, del Presidente americano? È questa la chiacchierata che vuole fare accanto al caminetto [dello Studio Ovale]? Se Biden decide di condividere i suoi pensieri con il popolo americano, potrebbe spiegare cosa ci fanno due brigate dell’esercito, con personale e rifornimenti completi, così vicine alla zona di guerra.’’
‘’La nostra Patria è l’Urss’’
Putin ha restituito al popolo russo orgoglio patriottico e dignità sociale, ciononostante la Russia rimane un paese capitalista che tollera al proprio interno una oligarchia economica ‘’socia in affari’’ dell’Occidente. Putin deve smantellare definitivamente lo stato ‘’cleptocratico ombra’’ costruito dopo la distruzione-programmata dell’URSS; il primo Stato multietnico ed anticolonialista della storia. Leggiamo un eccellente articolo, datato 2014, del sociologo marxista James Petras:
‘’Prima di tutto la Russia deve diversificare la sua economia; deve industrializzare le sue materie prime e investire pesantemente per sostituire le importazioni dall’Occidente con la produzione locale. Spostare il commercio verso la Cina è un passo positivo, ma non deve ripetere lo stesso schema di “gas e petrolio in cambio di prodotti finiti” che ha usato in passato. In secondo luogo, la Russia deve ri-nazionalizzare le sue banche, il commercio con l’estero e le industrie strategiche, mettendo fine alle dubbie lealtà politico-economiche e al comportamento da redditieri dell’attuale classe capitalista. L’amministrazione Putin deve passare dagli oligarchi agli imprenditori, dagli speculatori che guadagnano in Russia e investono in Occidente ai lavoratori che co-partecipano; in breve, deve accentuare il carattere nazionale, pubblico e produttivo della sua economia. […]’’ 2
Il 17 marzo, in occasione del trentaduesimo anniversario del referendum sulla conservazione dell’URSS, i quadri del Fronte della Sinistra russa hanno organizzato presidi nel centro di Mosca durante i quali hanno chiesto al governo la transizione ad un sistema socio-economico pianificato. I manifesti recitavano lo slogan: ‘’la nostra Patria è l’URSS’’, un esperimento politico e sociale che, incoraggiando i movimenti terzomondisti di liberazione nazionale, ha portato all’emancipazione della gran parte dell’umanità.
Putin, globalizzando la lotta contro gli straussiani, si è guadagnato il sostegno della maggioranza del popolo russo, gode dell’appoggio dei paesi BRICS ed ha i quadri professionali e scientifici per avviare la transizione ad una economia mista. La missione civilizzatrice di Mosca, iniziata con la Rivoluzione d’Ottobre del 1917, è quella di rigettare l’Occidente decadente in ciò che Leon Trotsky chiamava ‘’la spazzatura della storia’’.
https://comedonchisciotte.org/a-letto-col-nemico/
https://www.voltairenet.org/article186088.html
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