La transizione di Israele ad una nuova Architettura di potere è stata facilitata dalla natura politica dello stato ‘’per soli ebrei’’, che ispirandosi al sionismo-revisionista ha – fin dalla nascita, nel 1948 – rifiutato una costituzione democratica. Israele si percepisce come uno stato in continua espansione: l’imperialismo, che sottopose gli ebrei a violente persecuzioni, è parte integrante della genesi storica e politica dello stato israeliano.
In tutto il paese, in questo momento, si susseguono manifestazioni per impedire che Israele diventi ‘’uno stato razzista e violento che non potrà sopravvivere’’, ciononostante il razzismo e la violenza sono parte integrande della storia sionista. Nel 1948, Albert Einstein denunciò sul New York Times la brutalità delle milizie del neonato ‘’stato ebraico’’ contro un villaggio arabo, una violenza scioccante che ricordò ad Einstein la furia antisemita degli anni ’30:
‘’Un esempio scioccante è stato il loro comportamento nel villaggio arabo di Deir Yassin. Questo villaggio, fuori dalle strade di comunicazione e circondato da terre appartenenti agli ebrei, non aveva preso parte alla guerra, anzi aveva allontanato bande di arabi che lo volevano utilizzare come una loro base. Il 9 Aprile, bande di terroristi attaccarono questo pacifico villaggio, che non era un obiettivo militare, uccidendo la maggior parte dei suoi abitanti (240 tra uomini, donne e bambini) e trasportando alcuni di loro come trofei vivi in una parata per le strade di Gerusalemme. La maggior parte della comunità ebraica rimase terrificata dal gesto e l’Agenzia Ebraica mandò le proprie scuse al Re Abdullah della Transgiordania. Ma i terroristi, invece di vergognarsi del loro atto, si vantarono del massacro, lo pubblicizzarono e invitarono tutti i corrispondenti stranieri presenti nel paese a vedere i mucchi di cadaveri e la totale devastazione a Deir Yassin.’’ 1
Alla fine degli anni ’40, i laburisti-fabiani utilizzarono il misticismo religioso della destra radicale per sostenere la creazione di un regime ‘’etnicamente omogeneo’’ continuamente in espansione; con una ‘’sinistra’’ così (antesignana della ‘’sinistra imperiale’’) non c’è nemmeno bisogno della destra. Abbracciata la Teo-politica, dopo l’11/9, a detta dello storico israelita ed antisionista Norman G. Finkelstein, Israele è diventato uno ‘’stato pazzo’’.
La riforma della giustizia di Netanyahu spacca lo ‘’stato profondo ‘’
Le manifestazioni che stanno scuotendo il paese, contestano alla lobby degli straussiani la politicizzazione della magistratura; a Tel Aviv la costruzione della ‘’società della sorveglianza’’ è un dato di fatto, ciononostante Netanyahu potrebbe allearsi strategicamente coi nazisti neocons ucraini per rilanciare la ‘’guerra eterna’’ nel ‘’Medio Oriente allargato’’ (secondo il linguaggio razzista dei neoconservatori statunitensi). Un ex capo di stato-maggiore, il generale Mosh Ya’alon, avversario di lunga data di Netanyahu, ha dichiarato: ‘’Il popolo ebraico ha pagato un tributo pesante per colpa di un governo che, arrivato al potere in Germania con elezioni democratiche, ha abolito la democrazia, cominciando dall’affossarne il principio fondamentale: l’indipendenza del potere giudiziario’’ (cit. da Thierry Meyssan). Il Primo Ministro, con la controriforma della giustizia, avrà un potere illimitato che farebbe dello ‘’stato ebraico’’ una dittatura atipica. Domanda: in Israele è mai esistita una autentica democrazia borghese-costituzionale?
L’establishment sionista-revisionista aderì alla Federalist Society la quale reinterpreta il diritto anglosassone, globalizzando l’ideologia puritana. Questa ideologia ha permesso ai Chicago boys di esportare il golpismo pinochetista e liberista, trasformando alcune aree periferiche in autentici lager finanziari. Oggigiorno alcuni bianchi (anglosassoni) colonizzano altri bianchi (europei), con l’intento di distruggere la Federazione Russa e la Repubblica Popolare Cinese. Anche questa è e dev’essere considerata storicamente, una forma di razzismo.
Scrive l’analista Thierry Meyssan:
‘’Questa scuola di pensiero rifiuta di applicare i trattati internazionali al diritto interno; giudica con severità i comportamenti degli altri, ma assolve per principio gli statunitensi che agiscono allo stesso modo; rifiuta inoltre che qualsiasi giurisdizione internazionale interferisca negli affari interni. In sintesi, ritiene che gli Stati Uniti, per motivi religiosi, non siano paragonabili agli altri Stati e non debbano sottomettersi ad alcuna legge internazionale. Quest’ideologia Usa è perfettamente compatibile con l’interpretazione politica della teoria teologica del «popolo eletto». Se da un punto di vista religioso afferma che gli uomini che si volgono a Dio sono stati da lui scelti, dal punto di vista letterale significa che gli uomini non sono uguali: gli ebrei sono al di sopra dei gentili (in ebraico goyim).’’ 2
Israele è già uno stato ‘’a tre classi’’ (come l’ha definito l’ideologo di Davos, Harari) autoritario e razzista, ciononostante il golpe degli straussiani coinvolgerà il regime ‘’per soli ebrei’’ nella globalizzazione della ‘’guerra eterna’’. L’abolizione della ‘’dottrina della non-delega’’ sostenuta dall’attuale governo-dittatura, permetterà al potere esecutivo di non doversi rapportare ai poteri legislativo e giudiziario, esportando guerra e tortura fuori dal mondo arabo. I palestinesi non hanno mai conosciuto né pace e né democrazia, ciononostante Tel Aviv diventando una nuova Architettura di potere ha alzato il tiro: alleandosi con Kiev, utilizzerà la logica sionista per sottomettere – in stretta alleanza con gli USA – una porzione del pianeta.
I manifestanti, perlopiù appartenenti al sionismo-liberale, condividono con gli straussiani la colonizzazione della Palestina storica; non rappresentano una alternativa al ‘’sistema’’, ma soltanto una operazione di ‘’washing’’ col Mossad che ha autorizzato il proprio personale a partecipare alle manifestazioni 3. Il sionismo coi tacchi a spillo con tutta probabilità fa meno morti del nazi-sionismo, ma sempre di vittime innocenti si tratta.
Il regime israeliano, complice i legami della famiglia Netanyahu con i più stretti collaboratori del nazista Stephen Bandera, ha ricucito in Ucraina i rapporti con gli eredi di Hitler; non si tratta di un ‘’golpe’’ o di una ‘’involuzione’’, è l’imperialismo che non tradisce la propria natura. Israele è la distopia del futuro.
https://giuliochinappi.wordpress.com/2020/04/02/la-lettera-di-albert-einstein-e-hannah-arendt-sulla-deriva-fascista-di-israele/
https://www.voltairenet.org/article218959.html
https://www.infopal.it/il-mossad-autorizza-il-personale-a-partecipare-alle-proteste-anti-netanyahu/
Fonte foto: AsiaNews (da Google)