Il Quatar, e non solo, avrebbe pagato somme di denaro e offerto regali “a terzi che ricoprono posizioni politiche o strategiche di rilievo” all’interno dell’istituzione europea per ottenere un trattamento di favore sulle dichiarazioni dei diritti in Quatar. La Mani pulite in salsa comunitaria potrebbe riservarci altre sorprese. Gli indagati sono nomi eccellenti della sinistra globalista – dell’Europarlamento: Eva Kaili, vicepresidente del parlamento europeo, e l’ex eurodeputato di Articolo 1 Antonio Panzeri, il quale è stato esponente di spicco della CGIL milanese. Inutile soffermarsi sui seicentomila euro sequestrati in casa Panzeri, e sulle vacanze da centomila euro. I lavoratori per il rinnovo del contratto, quando c’è, attendono anni e ricavano spiccioli, nell’Eldorado dell’europarlamento, una nuova Versailles, si spende, si spande e si corrompe.
La ONG fondata e fortemente voluta da Emma Bonino “No Peace Without Justice” pare sia coinvolta nello scandalo tangenti. Il segretario generale della ONG Niccolò Figà Talamanca è in stato di fermo in Belgio. La Bonino nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha risposto in modo vago e molto approssimativo. La Bonino non ricorda neanche di aver incontrato Panzeri.
A ciò si devono aggiungere i non ancora chiariti rapporti tra Bourla, amministratore delegato di Pfizer, e la von der Leyen. I due trattenevano rapporti relativi ai contratti Pfizer con i messaggi tramite smartphone, messaggi, a dire della von der Leyen, cancellati. Bourla non si è presentato nuovamente dinanzi alla commissione d’inchiesta europea. Le inchieste faranno il loro corso. A noi spetta capire e formulare delle ipotesi in attesa dei risultati delle indagini.
Noi cittadini possiamo nel frattempo trarre una serie di considerazioni. I dubbi sono leciti sulla onestà e sulle politiche vigenti nell’Europarlamento. In un clima di corruzione tanto elevato, non si può che pensare “male” delle relazioni pericolose, per noi cittadini, tra il pubblico e il privato. Le Multinazionali si può ipotizzare possano avere un potere corruttivo abnorme sul pubblico, tanto più che nello spazio intorno all’europarlamento si registra una cospicua presenza delle sedi delle Multinazionali. Pfizer ha ottenuto di fatto l’esclusiva sulla produzione di miliardi di vaccini a MRNA in fase sperimentale, si potrebbero sollevare ragionevoli dubbi sul modo in cui si possono condurre gli affari. La possibilità che il pubblico potesse produrre vaccini o simili non è stata mai contemplata durante la fase pandemica, l’eventualità è stata sempre esclusa. Multinazionali con un PIL simile ad un grande Stato dovrebbero inquietare, invece si persegue l’interesse pubblico arricchendo i privati. In un tale clima di sfiducia verso le istituzioni nazionali ed europee, i cittadini sono semplicemente “soli”. Al momento non vi sono forze politiche che possano rappresentare la rabbia e lo scandalo che deprimono e possono spingere verso la rassegnazione. Il nichilismo monetario può comprare tutto e può uccidere ogni fiducia nelle istituzioni. La verità della condizione del cittadino medio che sopravvive e teme il futuro non può che essere sempre più palese: nella Versailles europea il denaro dei cittadini tutti è utilizzato in modo scandaloso e per fini privati, a noi è richiesto di andare in pensione ormai vecchi, di lavorare in modo flessibile, cioè da precari, di essere resilienti ai tagli dei diritti sociali e ai cambiamenti del mercato. I sudditi devono vivere nella rinuncia, a Versailles si scialacqua il denaro pubblico. Non dimentichiamoci, e ciò vale specialmente per noi italiani, che siamo stati europeisti, perché dall’Europa ci si aspettava la soluzione al mal governo e alla corruzione endemica della nostra politica.
“Nessun Dio verrà a salvarci”, l’europarlamento è sempre più distante, non resta che ricostruire una opposizione credibile di sinistra e comunista (penso ad esempio a Italia Sovrana e Popolare e ad altre picole formazioni). Vi sono giovani forze in crescita che si stanno riorganizzando. Bisogna favorire la loro crescita in modo da avere rappresentanti dei cittadini contro le élite che perseguono i soli fini privati e nel contempo imboniscono i più con la lotta per i soli diritti civili, nuovo oppiaceo offerto ai popoli per distrarli dalla corruzione dilagante e dalle guerre.
La Merkel ha dichiarato in una intervista su Zeit che il conflitto con la Russia era inevitabile, gli accordi di Minsk ed energetici sono serviti a prendere tempo per rafforzare l’Ucraina. Ora che l’arido vero è dinanzi a noi, bisogna scegliere il percorso da svolgere, restare in un limbo non può che essere un atteggiamento che favorisce la decadenza in cui siamo implicati. Con Gramsci è il caso di dire che dobbiamo essere partigiani e rischiare di schierarci responsabilmente, non siamo chiamati all’eroismo, ma alla coerenza senza la quale non si può testimoniare l’alternativa:
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?”.
Gramsci 11 febbraio 1917
Fonte foto: Affari Italiani (da Google)