Vedere nei vari talk show gli esponenti di area PD, dirigenti politici o giornalisti, scagliarsi contro il governo Meloni per le sue politiche antisociali e antipopolari, è uno spettacolo fra il grottesco-demenziale e il tragicomico.
Fra gli altri spiccava ieri Massimo Giannini nel salotto della Gruber, ex vicedirettore di Repubblica e da tempo direttore de La Stampa, il giornale padronale per eccellenza, da sempre proprietà della famiglia Agnelli, che tuonava contro l’attacco portato dal governo ai più poveri (in particolare attraverso l’attacco al reddito di cittadinanza) e parlava espressamente di macelleria sociale.
Ogni commento è superfluo.
A seguire, in questo caso ospiti di Floris, le solite Ginevra Bompiani e Donatella Di Cesare – quest’ultima insignita, non si sa bene perché, del titolo di filosofa, forse per aver pubblicato un saggio sulle collusioni di Heidegger con il nazismo (e sai che novità…) – a lanciare i soliti strali contro le brutture e le derive illiberali di una destra tuttora fascista e omofoba, insieme al candidato pidino alla Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino che ripeteva più o meno lo stesso ritornello (che altro potrebbe dire?…).
Insomma, dopo decenni di politiche neoliberiste, di totale organicità al grande capitale finanziario europeo e internazionale, di sostegno e partecipazione a governi tecnocratici al servizio dell’UE, delle NATO, degli USA e delle loro politiche guerrafondaie, la “sinistra” rispolvera il solito ipocrita e scontatissimo (e ormai marcescente) ritornello ideologico sul pericolo fascista. Roba da ridere e, soprattutto, uno sputo in faccia al vero antifascismo…
Ancora una volta, per l’ennesima volta, si ripropone la ormai falsa dialettica destra vs “sinistra” che serve a camuffare la totale funzionalità e organicità di entrambe al sistema dominante.
Finchè si resterà prigionieri di questa truffa ideologico-mediatica, non si farà un passo in avanti. E di certo non potrà essere un partito come quello di Conte, povero di contenuti e di sostanza politica, contraddistinto da ambiguità e contraddizioni, ancora indeciso se rompere o collaborare col PD, a rompere questa gabbia. Serve altro, molto altro, che ancora non si vede all’orizzonte…
La situazione è grave, inutile nascondercelo.
Fonte foto: La7 (da Google)