Se il governo di Putin fosse ancora più repressivo e autoritario di quello che è ma fosse prono e subalterno alla volontà e agli interessi dell’Occidente, quest’ultimo sarebbe del tutto indifferente alla situazione interna della Russia, caratterizzata dalle contraddizioni e dalle profonde diseguaglianze di un paese comunque capitalista (le stesse che esistono all’interno di qualsiasi paese capitalista) ma a guida conservatrice-nazionalista-autoritaria.
L’Occidente è del tutto indifferente ai principi di libertà e democrazia di cui sostiene di essere portatore ed esportatore; principi che ha sistematicamente calpestato nel corso della sua storia e che utilizza come bandiera ideologica da sventolare per coprire le sue politiche imperialiste.
Quello che gli USA e la NATO non perdonano a Putin è di non essere un fantoccio ubriacone al loro servizio come lo era Eltsin. E lo stesso varrebbe per il regime degli ayatollah in Iran. Se Putin fosse come Eltsin o anche (ancora meglio) come Pinochet sarebbe il loro migliore amico.
L’Occidente ha sostenuto e creato di sana pianta regimi neonazisti, tirannici e ultraliberticidi in tutto il mondo. Non venissero, dunque, a raccontarci favole sui diritti civili o sulle guerre “etiche” e “umanitarie”. Cominciano ad essere sempre più numerosi quelli che non ci cascano più.
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