A distanza di un mese dall’inizio della guerra i russi non hanno ancora utilizzato l’aviazione né, molto probabilmente, ne faranno uso. Eppure l’aviazione è stata ed è l’arma strategica della guerra moderna, per lo meno dalla seconda guerra mondiale in poi. Quali sono le ragioni di questa scelta?
I russi sanno perfettamente che l’uso dell’aviazione (e dei bombardamenti aerei) è altamente traumatico, diciamo pure terroristico, per i civili, tra i quali potrebbe seminare un gran numero di vittime e sanno benissimo che con gli ucraini dovranno convivere anche e dopo questa guerra. Russi e ucraini sono indissolubilmente legati e spesso imparentati fra loro. La storia della Russia è in buona parte anche la storia dell’Ucraina, e viceversa.
Nonostante le fesserie urlate dai media occidentali la Russia non ha mai avuto nessuna intenzione di occupare tutto il territorio ucraino ma solamente i territori russi del Donbass, della Crimea e delle aree circostanti il Mar d’Azov che già avevano scelto di separarsi dall’Ucraina. Avevano capito che le popolazioni del Donbass non ce la facevano più a resistere e che la loro caduta nelle mani dell’esercito ucraino e delle milizie naziste, oltre a ulteriori massacri perpetrati da questi ultimi, avrebbe dato la stura per l’adesione dell’Ucraina alla NATO, presente in loco già da anni. Del resto, anche l’esistenza di laboratori bio-militari americani in Ucraina è ormai un fatto accertato e ampiamente documentato, nonostante le ovvie smentite da parte del Dipartimento della Difesa USA. La Russia non poteva e non può permettersi una Ucraina organica alla NATO con basi militari e missili puntati contro il suo territorio. E non può permettersi di non avere uno sbocco sul Mar Nero e, dunque sul Mediterraneo. Chi conosce un briciolo di storia sa perfettamente che l’accesso al Mar Nero e quindi al Mar Mediterraneo è sempre stato per la Russia una questione di vitale importanza sotto ogni punto di vista. Sottrarle l’Ucraina avrebbe significato, fra le altre cose, perdere ogni controllo su un canale di comunicazione commerciale strategico. L’80% circa delle merci di tutto il mondo viaggia via mare e chi controlla i mari e gli oceani controlla il mondo intero. Gli Stati Uniti, che controllano manu militare la gran parte degli oceani e degli stretti e hanno centinaia di basi militari sparse in tutto il mondo, dall’Europa all’Asia, ben lo sanno.
E’ quindi evidente che la guerra in corso è essenzialmente difensiva, non c’è mai stata da parte dei russi nessuna volontà annessionistica e, anche volendo, la Russia non sarebbe in grado di gestire una occupazione militare sine die dell’Ucraina.
E’ per queste ragioni che i russi, anche a scapito di maggiori perdite in termini di vite dei loro soldati, hanno scelto di non utilizzare l’aviazione e di non bombardare.
E’ un problema che gli americani non hanno mai avuto dal momento che hanno sempre fatto la guerra a migliaia di chilometri dal loro territorio. In tutte le guerre hanno fatto un uso massiccio e sistematico dei bombardamenti dal cielo, scaricando sulle popolazioni civili, indiscriminatamente – non so e non sono in grado di quantificarlo – decine (forse centinaia) di milioni di tonnellate di bombe di ogni genere; napalm, fosforo, diossina, intrugli chimici di ogni genere e perfino, come sappiamo, bombe atomiche. La protezione dei loro soldati (cosa lodevole) è direttamente proporzionale al disprezzo razzista che hanno nei confronti delle popolazioni che hanno bombardato senza alcun ritegno e scrupolo di sorta. Sentirli blaterare contro l’uso di armi chimiche da parte dei loro avversari, qualsiasi essi siano, è a dir poco farsesco. Quantificare il numero delle vittime civili dei bombardamenti aerei americani dalla seconda guerra mondiale in poi è impossibile ma, ovviamente, siamo nell’ordine di milioni di persone.
L’orchestra mediatica occidentale continua a sostenere la tesi che i russi avrebbero ridimensionato la portata dei loro obiettivi a causa della resistenza ucraina e che sarebbero stati costretti a ripiegare sul Donbass, quando in realtà il loro obiettivo sarebbe stato la conquista dell’intera ucraina. Ma si tratta di una balla costruita ad arte. Una volta annessi i territori del Donbass e della Crimea, assicuratisi della non adesione dell’Ucraina alla NATO e rese innocue le milizie naziste, i russi cesseranno le ostilità. Sono gli americani che non hanno interesse ad una conclusione rapida del conflitto.
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