Ieri sera a “In onda”, una delle trasmissioni più scontate, allineate e soporifere che il circo mediatico a reti unificate ci propina, condotta da due campioni del politicamente corretto quali Concita De Gregorio e David Parenzo, ho ascoltato con le mie orecchie il filosofo (povera filosofia come è stata ridotta…) e psicoanalista Umberto Galimberti sostenere che in questa fase emergenziale (che dura da due anni e che non si sa ancora quanto durerà) bisognerebbe dare tutti i poteri a Draghi e farla finita con questi partiti che litigano (o fingono di litigare, aggiungo io…) sul “super green pass”. Il riferimento era, ovviamente, ai balbettii della Lega e del M5S che per ragioni elettorali mimano un sia pur pallido smarcamento dalla linea ufficiale del governo di cui fanno parte.
Galimberti è quello che potremmo definire come il classico “trombone”, un pugile suonato di quel salotto buono di cui è parte organica. Sempre molto attento a “dire quello che si deve dire” al momento giusto, è abile (si fa per dire…) a spacciare i concetti più scontati per chissà quali sentenze o verità filosofiche. Ieri sera però ha superato se stesso al punto che anche la De Gregorio e Parenzo non hanno potuto fare a meno di palesare un qual certo stupore subito dopo le sue parole.
Ora, che Draghi abbia di fatto già i pieni poteri è evidente anche ai gonzi, però che un “filosofo” (resto convinto che possa essere definito tale chi elabora un suo autonomo punto di vista, chi aggiunge qualcosa a ciò che è già noto o è già stato detto, e non mi risulta che Galimberti lo abbia mai fatto…), peraltro “democratico e di sinistra” come lui, lo affermi esplicitamente, va oltre qualsiasi nostra aspettativa.
Chapeau!