La sentenza (10/12/2021) che consente agli Stati Uniti d’America di continuare a lavorare per l’estradizione di Julian Assange, giornalista eroico reo d’aver denunciato i crimini di guerra USA, arriva nell’ultimo giorno del cosiddetto ‘’Summit per la democrazia’’ dove il Segretario di Stato statunitense ha lanciato un bellicoso proclama in difesa della libertà di stampa. Il fascismo dei neoconservatori ha gettato la maschera ‘’progressista’’: l’asse neo-conservatori/neo-liberali ha compattato l’alleanza strategica USA/Gran Bretagna proiettando la dottrina della ‘’guerra eterna’’ contro la Federazione Russa.
E’ una notizia drammatica che arriva mentre il governo nord-americano promette milioni di dollari in sostegno dei ‘’media indipendenti’’ e dopo che è stato rivelato come la Fondazione Gates abbia generosamente finanziato, ben 319 milioni di dollari, il giornalismo eurocentrico per indirizzare l’opinione pubblica dinanzi la gestione militarizzata della pandemia. Lenin era solito ripetere ‘’i fatti hanno la testa dura’’: anche se oscurato, incarcerato e ridotto in fin di vita, Julian Assange continua a far luce sui meccanismi abusivi dell’establishment e sulla costruzione d’una nuova Architettura di potere. Oggi più che mai.
La cospirazione internazionale contro Wikileaks, nei giorni scorsi, ha rimesso in campo le pedine della NATOstan, da Londra a Camberra il peggio del Deep State globalizzato: (a) lo Stato profondo dei ‘’progressisti’’-neocons, a ridosso della sentenza, ha bloccato l’inchiesta della magistratura spagnola riguardante l’operazione di spionaggio coordinata dalla CIA attraverso l’agenzia d’intelligence di David Morales, ai danni del fondatore di Wikileaks; (b) la testata WSWS ha rivelato, attraverso una serie di documenti ufficiali declassificati, che l’asse neo-conservatori/neo-liberisti manipolò il governo australiano trasformando Canberra in una appendice neocoloniale dei Cinque (ormai Nove) Occhi teleguidati da Washington. Per il WSWS ‘’soltanto un movimento dal basso’’ 1 costringerà le organizzazioni internazionali (es. ONU) ad intervenire in difesa del giornalismo non allineato, obbligando l’amministrazione Biden a dismettere il proprio intento omicida.
La ragioni geopolitiche del massacro di Assange
Il 5 gennaio 2021 con l’articolo “Assange, la ridistribuzione geopolitica della BREXIT e la ‘’sinistra’’ che non capisce, prendevo in esame la natura di classe/geopolitica della persecuzione del giornalista australiano, utilizzando una formula della tradizione marxista ‘’grande non mangia grande’’:
‘’Il marxista italiano Amadeo Bordiga una volta scrisse ‘’Big non mangia Big’’, quindi Biden e Boris Johnson troveranno diversi compromessi calpestando ‘’patriottismo’’, ‘’tradizioni’’ ed istanze sociali: non c’è molto di cui gioire, l’unica cosa che un movimento realmente antimperialista dovrebbe fare è sfruttare intelligentemente le contraddizioni inter-oligarchiche. La difesa del fondatore di Wikileaks è, non solo la punta di lancia della lotta antimperialista, ma una difesa dei valori europei (sicuramente più profondi di quelli anglosassoni) derivanti dagli interrogativi posti dalle due rivoluzioni, russa e francese. La sinistra, anche in questa circostanza, non ha colto la dimensione geopolitica degli eventi: de-globalizzazione (di cui Assange è uno degli attori più importante) o costruzione d’una nuova Architettura di Potere. Il rapporto con la BREXIT, inizialmente conflittuale, verrà regolamentato nei primi mesi dell’amministrazione Biden: una lotta interna al Deep State sulla pelle di Julian.’’ 2
Come avevo previsto, il rilancio della dottrina della ‘’guerra infinita ’’ ha determinato il rientro britannico nella sfera d’influenza statunitense; Londra, utilizzando la celebre espressione del generale Charles De Gaulle, è la ‘’lunga mano’’ dell’imperialismo statunitense.
Il ‘’Summit per la democrazia’’, convocato da Washington contro Russia e Cina, rappresenta l’ennesima prova di forza/strozzinaggio del Potere bianco anglo-statunitense, la cloaca dello Stato profondo che, con cinismo e nella totale indifferenza, sta trascinando l’Europa all’interno d’una nuova Architettura di potere: la ‘’società della sorveglianza’’. Assange potrebbe morire ‘’suicida’’, mentre Washington prepara una aggressione neocoloniale alla Federazione Russa, leggiamo il giornalista d’inchiesta Pepe Escobar:
‘’Quindi cosa vogliono queste persone? Vogliono provocare Mosca con tutti i mezzi disponibili per scatenare “l’aggressione russa”, con il risultato di una guerra lampo che sarà un’autostrada per l’inferno per l’Ucraina, ma con zero vittime per la NATO e il Pentagono. Poi l’Impero del Caos incolperà la Russia, scatenerà uno tsunami di nuove sanzioni, soprattutto finanziarie, e cercherà di chiudere tutti i collegamenti economici tra la Russia e la NATOstan.’’ 3
Una provocazione demenziale che Mosca, forte d’un complesso militar-industriale tradizionale (il miglior esercito del mondo per quanto riguarda la guerra di terza generazione), vanificherà con l’arte della persuasione tipicamente asiatica. Washington è lo strozzino del mondo; Mosca rilancia l’etica dei grandi maestri della persuasione, ciononostante non dismette il rafforzamento del ‘’capitalismo nazionale’’. Il NATOstan (come lo chiama Pepe Escobar), nella scacchiera della geopolitica globale, è come un culturista castrato.
Per i giornalisti John Pilger e Caitlin Johnstone, oggi, ‘’il fascismo s’è spogliato dei suoi travestimenti’’ 4. Joe Biden e Boris Johnson hanno raccolto l’eredità dei fascismi: Europa simulacro di una dittatura.
https://www.wsws.org/es/articles/2021/12/01/assa-d01.html
https://www.linterferenza.info/esteri/assange-la-ridistribuzione-geopolitica-della-brexit-la-sinistra-non-capisce/
https://caitlinjohnstone.substack.com/p/as-fascism-casts-off-its-disguises?fbclid=IwAR0ro2TokBfZVAhiNyuAaBDSHgg9PPEkckU6BKTEMBGG-DANwsH7JO0AHi0
https://comedonchisciotte.org/il-natostan-clown-show/
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