La tesi del laboratorio di Wuhan rafforza le lobby anticinesi del Pentagono

Gli Stati Uniti preferiscono manipolare la narrativa sul Covid-19, un po’ come manipolarono quella sull’11 settembre (11/9), invece d’abbandonare il neoliberismo sanitario e curare milioni di malati gravi. Il presidente Trump, dopo aver fallito il progetto di guerra commerciale contro l’Eurasia, politicizzò la pandemia cercando la rielezione a suon di ‘’teorie del complotto ‘’ confezionate dalle centrali dell’Alt Right; è una prassi di disinformazione che ha coalizzato una parte delle lobby anticinesi, quella cristiano-evangelica e dei neofascisti.

L’amministrazione Biden ha approfondito la politica di Trump: lo Stato profondo democratico, battendo la pista mediatica dell’Alt Right, ha concesso 90 giorni di tempo alla CIA per dimostrare la provenienza del coronavirus dal Laboratorio P4 di Wuhan. Passati i 90 giorni, l’intelligence golpista si è presentata con un pugno di mosche in mano. Anche l’OMS ha scagionato la Repubblica Popolare Cinese che, a differenza delle nazioni occidentali, ha affrontato la pandemia in modo esemplare: socializzando il sistema sanitario, condividendo informazioni sulla prevenzione all’infezione e brevettando diversi vaccini pubblici. Il virologo numero uno al mondo, Didier Raoult, il 15 febbraio, in un’intervista esclusiva concessa al canale di notizie francese CNEWS, dichiarò ‘’contro il nuovo coronavirus, sceglierei il vaccino cinese’’.

La tesi sul Laboratorio di Wuhan rafforza l’estrema destra israeliana, il decotto neofascismo europeo di matrice – prevalentemente – clericale ed i falchi del Pentagono: l’origine della lobby anticinese di Washington si compendia in questi tre movimenti politici utilizzati, un po’ come un preservativo, dagli Stati Uniti. Pechino sottolinea ‘’l’assurdità di impiegare spie per risolvere un problema scientifico di immensa complessità’’, ciononostante dopo aver manipolato la narrazione sull’11/9 e proiettato sul mondo la tesi bislacca del ‘’nuovo secolo americano’’, Washington non può rinunciare allo spionaggio: la Casa Bianca, citando Khomeini, è un ‘’covo di spie’’.

Statunitensi, britannici e la lobby della destra israeliana fabbricarono le ‘’prove’’ sulle armi di distruzione di massa di Saddam, mentendo al mondo e scatenando una guerra genocida che sterminò decine di migliaia di persone. La lobby ‘’progressista’’ ha cercato di muoversi sulla stessa via indicando un obiettivo ben più grande, la Cina, creando un caso di disorientamento geopolitico. Se Trump mentì con l’obiettivo di diventare lo strozzino dell’Eurasia, Biden ha una mentalità simile a quella di Bush: la tesi del laboratorio di Wuhan è funzionale ad una aggressione imperialista contro la Repubblica Popolare Cinese?

Il presidente Obama scatenò una ondata di repressione maccartista contro il giornalismo investigativo, obbligando il Premio Pulitzer Glenn Greenwald a fuggire per non essere sottoposto ad un processo politico. Trump mise alla strette il giornalista antimperialista Max Blumenthal approfondendo la repressione dell’era Obama: un approccio ‘’multipolare’’ nella verifica delle fonti non è tollerata dalla agenzie di stampa occidentali che, così facendo, rilanciano la propaganda guerrafondaia del Deep State.

 

Origini Covid-19: ecco la ‘’pista del freddo ‘’. Responsabili USA e Ue?

 

Sull’origine del virus, leggiamo cosa scrive il giornale cinese Global Times a riguardo della ‘’pista del freddo ‘’ troppo presto abbandonata:

“La città cinese di Wuhan ha attirato l’attenzione generale quasi un anno fa dopo che sono stati segnalati casi di un misterioso virus. Successivamente, poiché i casi di Covid-19 sono stati individuati anche in altre parti del mondo, con alcuni paesi che soffrivano per l’inesorabile assalto di Covid-19, alcuni politici e media occidentali hanno cercato di spostare la narrativa dalle proprie carenze prendendo di mira e accusando Wuhan come luogo dove è iniziato il coronavirus”.

“La nostra comprensione del nuovo virus si è approfondita negli ultimi mesi e, poiché si è scoperto che le crescenti epidemie sporadiche in Cina erano correlate a prodotti della catena del freddo importati, altre parti del mondo, tra cui l’Europa e il continente americano, avrebbero scoperto segni del coronavirus prima di Wuhan, tutto ciò fa supporre una nuova ipotesi: l’epidemia precoce a Wuhan ha avuto origine dal cibo congelato importato?” 1

In Italia, ne ha dato notizia soltanto il giornale d’inchiesta La voce Delle Voci, ciononostante la tesi del Quotidiano del popolo cinese è importante perché rimette in discussione il potere della grande industria alimentare occidentale, quella del cibo spazzatura propedeutica ai ‘’rimedi magici’’ delle Big Pharma. Giornalisticamente ci troviamo dinanzi ad una tesi ardita, da contestualizzare e prendere con le pinze, ciononostante sarebbe deontologicamente scorretto censurarla oppure bollarla a priori. E’ necessario discuterla, tanto più che viene da una fonte non occidentale: la notizia espressa in chiave dubitativa (siamo all’abc del giornalismo) è, deontologicamente, necessaria.

Leggiamo il giovane blogger marxista-leninista Rainer Shea:

‘’L’Istituto di ricerca medica dell’esercito nordamericano a Fort Detrick fu chiuso nel luglio 2019. Poi a ottobre, una squadra di soldati statunitensi addestratasi vicino Fort Detrick si recò a Wuhan, a 300 metri dal mercato del pesce dove si trovò il primo gruppo di casi rilevati (anche se questo mercato non fu probabilmente il primo luogo in cui il virus sarebbe stato introdotto, poiché le truppe furono vicine). Se tali truppe fossero state deliberatamente inviate per far proliferare il virus, non sarebbe stato il primo caso nelle guerre degli Stati Uniti; Washington ha una storia di diffusione di virus utilizzato come carico diplomatico per i programmi militari segreti. Tali coincidenze, sebbene non necessariamente prove sull’ipotesi delle armi biologiche, sono accompagnate da solide prove che il Covid-19 iniziò negli Stati Uniti’’ 2

Shea è un analista marxista il quale, nell’articolo appena citato, ritiene che il virus provenga da un laboratorio militare statunitense. Comunista letto e tradotto a Cuba, viene scorrettamente ignorato dai partiti ‘’comunisti’’ italiani. Tutto questo è politicamente inaccettabile. La domanda è legittima: ‘’Fort Detrick è l’untore del mondo?’’. Lo scorso anno, il segretario del Consiglio supremo della sicurezza nazionale iraniana, Ali, dichiarò: “Invece di spacciare false accuse contro Cina e Iran, i funzionari statunitensi dovrebbero rispondere alle richieste internazionali sul loro ruolo nella creazione e diffusione del coronavirus e la continuazione dei crimini contro il popolo iraniano mantenendo le sanzioni economiche” (Ibidem). Una posizione analoga venne sostenuta dall’ex presidente Ahmadinejad, antimperialista radicale e teorizzatore del terzomondismo persiano. I media occidentali sbagliano ad appiattirsi sulle tesi statunitensi, senza prendere in considerazione le posizioni espresse dai leader politicamente avversi all’unilateralismo del Pentagono.

L’imperialismo USA ha rilanciato la dottrina Rumsfeld/Cebrowski pianificando la distruzione d’una porzione del pianeta, mentre la classe capitalista transnazionale trascura le necessità di centinaia di milioni di persone. Le narrazioni dei media statunitensi contro Cina, Iran e Russia sono un prolungamento dell’Operazione Hotel la quale ha portato alla detenzione di Julian Assange in un carcere di massima sicurezza britannico: la tesi del Laboratorio di Wuhan accelera la declinazione neoliberista del Grande Reset inchiodando le classi lavoratrici ad una nuova Architettura di potere. Il capitalismo cambia pelle; la sorveglianza e l’attivismo di ‘’sinistra’’ manipolato rientrano nel piano di rimodellamento autoritario della società. Washington, impegnata in nuove guerre contro le forze multipolari (compresa la destabilizzazione interna della guerriglia reazionaria, ma antimperialista dei Talebani), in Occidente si è messa alla testa della costruzione di una nuova forma di tirannide.

http://www.lavocedellevoci.it/2021/09/04/origini-del-covid-spunta-anche-la-agghiacciante-pista-del-freddo-firmata-usa-ue/

http://aurorasito.altervista.org/?p=11411

Coronavirus, ombre e sospetti sul laboratorio francese di Wuhan -  Corriere.it

Fonte foto: Corriere della Sera (da Google)

 

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