Negli anni nei quali ho pubblicato gli articoli raccolti in questo volume, Tiscali aveva aperto una pagina a quello che comunemente viene chiamato “giornalismo partecipativo” ossia a quel giornalismo fatto da non professionisti che per passione seguono determinati argomenti diventandone esperti. Per quanto mi riguarda essendomi appassionato alla politica non solo come militante ma anche per motivi di studio, iniziai ad inviare i miei articoli alla rubrica Tiscali Socialnews. Fatta questa premessa, perché raccogliere in un unico volume gli articoli pubblicati? L’arco di tempo che va dal 2012 al 2014 (anno della chiusura della rubrica Socialnews di Tiscali, ma non anche della mia passione per il “giornalismo partecipativo” che è continuata su altri giornali sia cartacei che on line) segna, come proverò a dimostrare nelle pagine che seguiranno, alcuni passaggi fondamentali per la Storia successiva del nostro Paese. Gli anni che hanno preceduto il triennio che descrivo attraverso gli articoli qui raccolti sono stati interessati da alcuni fatti che hanno segnato la politica mondiale ed italiana. Primo tra questi la crisi degli hedge fund che ha avuto conseguenze impressionanti sull’economia mondiale e sull’intero sistema bancario. La crisi, nel , della Lehman Introduzione Brothers, banca di affari tra le più importanti al mondo dichiarata fallita nel , segna, per dirla con Luciano Gallino, la fine dell’illusione dell’era del “finanzcapitalismo”. Alla crisi del sistema bancario succederà nel 2012 – 14 la crisi del “debito sovrano” che interesserà diversi Stati aderenti all’UE: Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia. Le politiche che la tecnocrazia UE imporrà ai Paesi interessati saranno ispirate all’austerità, da intendersi come riduzione della spesa pubblica per il sociale al fine di rendere credibile sui mercati finanziari il debito sovrano dei singoli Stati e creare le condizioni per la ripresa economica attraverso l’apertura al mercato di beni e servizi considerati fino a quel momento riservati all’intervento pubblico. Sono le scelte di politica economica fatte in questi anni che porteranno la reazione “populista” interpretata dalla destra Sovranista e dal M5S ai quali si aggiungerà il tentativo da sinistra operato da associazioni e movimenti politici come “Patria e Costituzione “. È il “momento Polany” dal nome dell’economista ungherese Karl Polany