Malattia mentale conclamata per il gruppo femminista francese “Osez le feminisme”…
Il celebre bacio del VJ-Day in Times Square, una delle più belle e famose fotografie di tutti i tempi diventa per le femministe francesi un atto di violenza sessuale, e quindi bisogna tirar giù la statua che lo rappresenta:
Dalla foto alla statua: le femministe contro la violenza del VJ-day in Times Square
A nulla vale il ricordo delle protagoniste (più d’una, perché in tante si riconobbero in quella fotografia…).
Niente da fare, per le femministe quel bacio equivale a uno stupro.
Quel gesto spontaneo che esprime l’euforia e la gioia per la fine della seconda guerra mondiale, immortalerebbe invece secondo il gruppo femminista di cui sopra “un’aggressione, una violenza sessuale nei confronti della donna, inaccettabile per un luogo eretto come simbolo di pace”.
“Una lettura – scrive invece l’autore del’articolo in oggetto – nutrita dalla consapevolezza delle sfumature violente che animano certe passioni e gesti impetuosi della società maschile nei confronti di quella femminile, risvegliando realtà e cliché che si estendono dall’universo maschile dei soldati a quello femminile delle infermiere”.
“Un’interpretazione – prosegue – sulla quale non sono in sintonia gli americani…”.
E meno male – aggiungiamo noi – perché significa che non tutti si sono bevuti il cervello, neanche nella madrepatria del femminismo mondiale, anche se, a ben pensarci, con l’evoluzione delle legislazione in tema di violenza sessuale degli ultimi anni in Occidente, forse hanno ragione le femministe francesi.. Il bacio potrebbe essere “apologia di reato”.