Sono in ginocchio a supplicare miliardari, oligarchi e monopolisti e la Silicon Valley per censurare in un modo che ritengono politicamente vantaggioso.” (Glenn Greenwald Premio Pulitzer, riferendosi alla ‘’sinistra’’ statunitense)
Lo Stato profondo che manovrerà la nuova amministrazione statunitense sta prendendo forma, tassello dopo tassello. Il nuovo capo della CIA sarà un diplomatico di professione e amico personale di Barack Obama, William Burns. Il suo curriculum vitae presenta alcuni aspetti di particolare importanza:
- E’ stato vicepresidente del potente think tank, Carnagie Endovnment for International Peace. Ad affiancarlo ci sarà una delle donne più ricche d’America, per le classifiche di Forbes dispone del patrimonio personale di oltre 2,7 miliardi di dollari (altro che femminismo e narrativa sulle ‘’donne oppresse’’), Penny Pritzker.
- Gli intrecci di Potere nell’Elite statunitense avvengono alla luce del giorno: lady Pritzker fa parte del Consiglio d’Amministrazione della Microsoft di proprietà della famiglia Gates.
Il giornale La voce Delle Voci pone una domanda estremamente importante che ripropongo ai lettori:
‘’Sorge a questo punto spontanea la domanda: in che modo l’attività del capo CIA potrà essere condizionata dai legami con lady Pritzker che ruota nell’orbita del miliardario-filantropo Gates?’’
I riscontri fattuali non mancano, Bill e Melinda Gates sono da pochissimo tempo i più grandi proprietari terrieri statunitensi, avendo acquisito quasi 1.000 chilometri quadrati in almeno cinque Stati. Le fonti statunitensi, rilanciate dai media russi non senza giustificato sgomento, non sono imputabili di simpatie ‘’per Trump’’. La rivista The Land Report ha indicato le loro maggiori proprietà:
- Louisiana 27,952 ettari;
- Arkansas 19,395 ettari;
- Nebraska 8331,6 ettari;
- Arizona 10,420 ettari;
- Stato di Washington 6514,22 ettari 2
Il ‘’giornalismo di regime’’ ritiene che Bill Gates, in quanto filantropo, dagli inizi del 2000 sia ‘’generosamente’’ impegnato in una campagna per aiutare, nei paesi in via di sviluppo, gli agricoltori in difficoltà. Quello che dobbiamo rilevare, citando fonti verificabili, è che la Fondazione Gates si sta muovendo nella grande scacchiera come una entità statuale neocoloniale relativamente autonoma.
Patrioct Act 2.0: imporre una nuova Architettura di Potere
La fissazione dell’Elite è il controllo, non solo delle risorse, ma anche dei corpi e delle coscienze in modo da creare un collante ideologico fra i nuovi “dannati del lavoro” ed il ‘’politicamente corretto’’ dell’establishment ‘’democratica’’. Mentre i colossi del capitalismo digitale espropriano la borghesia tradizionale proletarizzandola, Joe Biden, che si vanta d’essere per conto dell’amministrazione Bush l’autore del Patrioct Act del 2001, pensa di emanare un nuovo Patrioct Act contro ‘’gli estremisti ideologici’’: l’anticomunismo del ventunesimo secolo. Nel decodificare il neoconservatorismo della nuova amministrazione statunitense utilizzerò come riferimento teorico il giovane giornalista marxista-leninista Rainer Shea, membro del Peace and Freedom Party.
E’ in corso, prima di tutto, una guerra contro il giornalismo investigativo e l’attivismo anti-Nato. La lotta contro l’estremismo di destra è un’arma di distrazione di massa data in pasto alla demenza Antifa* (al massimo arresteranno qualche balordo), ma il vero l’obiettivo dell’establishment democratica sono gli attivisti antimperialisti con simpatie filocinesi (marxisti-leninisti) e filo-iraniane (nazionalisti democratici, socialisti radicali, comunità islamiche, ecc …). Leggiamo l’articolo del solitamente ben documentato Shea:
‘’Biden intende utilizzare il precedente che la recente sentenza Assange ha impostato per erodere ulteriormente la libertà di stampa. Il Regno Unito ha bloccato l’estradizione di Assange a causa di preoccupazioni sulla sicurezza del carcere invece che a causa di preoccupazioni sulla libertà di stampa, legittimando tutte le accuse fraudolente che l’impero statunitense ha mosso contro Assange. In tutti i principali paesi imperialisti, ora c’è un’apertura per perseguire i giornalisti ai sensi dell’Espionage Act, come gli Stati Uniti hanno cercato di fare con Assange (e rimarranno determinati a fare). Il team di Biden vedrà un grande uso in questo precedente, perché è stato stabilito attraverso la persecuzione di un uomo per il suo lavoro giornalistico per rivelare i crimini di guerra statunitensi in Iraq. E Biden, insieme al suo futuro segretario di stato affamato di guerra, Antony Blinken, mira a mantenere i crimini di guerra che intendono commettere ai minimi termini. Sperano di riuscire a creare la narrazione che stanno “ponendo fine alle guerre senza fine”, anche se semplicemente si appoggeranno maggiormente a delegati, mercenari e truppe segrete mentre continuano gli attacchi dei droni. Per fare questo, dovranno prevenire fughe di notizie sulle orribili realtà di ciò che Washington realizzerà all’estero nei prossimi anni. Ciò significa convincere Big Tech a reprimere molto di più i giornalisti antimperialisti. Ciò comporta l’espansione della guerra Obama / Trump contro gli informatori in una nuova dimensione, basata sul disprezzo senza precedenti per i diritti dei giornalisti che è stato stabilito durante la persecuzione di Assange. Comporterà anche un paradigma di propaganda che renda tutta questa guerra e repressione legittima agli occhi del pubblico. La chiave per questo sarà dipingere qualsiasi fonte che riferisca sulle atrocità dell’amministrazione Biden come agente straniero, un “idiota utile” per Putin, o un “estremista” che vuole riportare indietro il caos che si è appena manifestato nella capitale nazionale. È l’approccio maccartista che è stato stabilito durante l’era del Russiagate’’ 3
Massificando la censura la sinistra ‘’politicamente corretta’’ assimilerà le organizzazioni neomarxiste all’estrema destra, il tutto coperto sotto la lotta all’estremismo. Il giornalismo anti-establishment (es. Wikileaks) ed i partiti comunisti (es. KKE greco) risultano nell’immaginario degli Antifa e della ‘’sinistra’’ femminista ‘’piantagrane’’, ‘’complici delle destre’’: si tratta di una operazione di manipolazione ideologica, promossa da apparati accademici prezzolati, volta a diffondere il neoliberismo dal basso. Un giovane pubblicista bramoso di soldi, carriera e successo che voglia accreditarsi presso un grande editore per diventare un giornalista affermato, non deve far altro che superare la prova del lubrificato: gettare letame su Assange o sulla Palestina.
La sinistra, abbandonata la cultura radicale ed anticapitalista (socialista e comunista), è diventa una appendice ideologica e politica della Silicon Valley: predicano la ‘’parità di genere’’ con i miliardi delle ‘’madrine del caos’’ Clinton ed Harris. La classe dominante è consapevole di non avere più nulla da offrire alle masse popolari e quindi, come unica alternativa, ha pianificato la distruzione dei meccanismi di partecipazione democratica: informazione alternativa, blogger, giornalismo dal basso, cultura critica. Passo dopo passo, il centro-sinistra ‘’politicamente corretto’’ ci traghetterà in una nuova Architettura di Potere, un regime capitalista di ‘’guerra infinita ‘’ dove qualsiasi opposizione di classe verrà soppressa.
http://www.lavocedellevoci.it/2021/01/11/cia-nominato-il-capo-ottimo-amico-di-bill-gates/
https://it.sputniknews.com/virale/2021011610012545-bill-gates-diventa-il-piu-grande-proprietario-di-terreni-agricoli-negli-stati-uniti/?fbclid=IwAR1gxde6mqYBkd04EAhos_OXEtGYlZEpgmvcvC08f1i0Sn9P9hAAzl7gtD0
http://www.lavocedellevoci.it/2021/01/17/lo-stano-patriot-act-di-biden/?fbclid=IwAR2ImfdYAPfteWvtHx7EX450r_nkpfJkWz8IrnbRDEhObADa6i24zuZcntk
* Sulla differenza fra l’antifascismo storico e l’ideologia ‘’capitalista anarchica’’ degli Antifa consiglio la lettura di questo articolo della giornalista Diana Johnstone pubblicato inizialmente nella testata antimperialista USA Counterpunch, ‘’Antifa, il braccio armato del neoliberismo’’ https://megachip.globalist.it/democrazia-nella-comunicazione/2017/10/23/counterpunch-antifa-il-braccio-armato-del-neoliberismo-2013636.html
Fonte foto: youtube (da Google)