Il grave silenzio di Francesco (e anche del M5S) sulla persecuzione di Assange

La crocifissione di Assange prosegue nell’indifferenza della sinistra sia movimentista che politicamente corretta ed anche del il mondo cattolico. Perfino la moderatissima – spesse volte pro-USA – Amnesty International è stata estromessa dal seguire il processo farsa allestito dal complesso militar industriale statunitense, a dimostrazione della malafede della magistratura britannica. Un’ultimissima notizia scuote la sinistra di classe sudamericana ed i pochi giornalisti investigativi rimasti: il fondatore di Wikileaks potrebbe aver contratto il coronavirus. Un rischio reale che chi scrive segnalò il 18 marzo 2020 con l’articolo Assange e i prigionieri palestinesi temono per la loro vita, l’analisi si è rivelata – mi dispiace ribadirlo – corretta: ‘’Nei commenti al WSWS di ieri, la dott.ssa Stephen Frost, specialista in radiologia diagnostica e membro di spicco di Doctors4Assange, ha dichiarato: “Dato ciò che sappiamo di questo caso, la signora Assange ha ragione di essere preoccupata. Julian Assange, poiché è immuno-compromesso, dopo anni di detenzione arbitraria prima nell’ambasciata ecuadoriana e poi nella prigione di Belmarsh, è necessariamente a maggior rischio di contrarre qualsiasi infezione virale o batterica, inclusa l’infezione da coronavirus’’ 1. Fin dall’inizio della crisi sanitaria internazionale, segnalai che il coronavirus era una perfetta arma da guerra dell’Elite Anglo-Statunitense verso la costruzione d’una nuova Architettura di Potere; l’utilizzo militare del virus, dati i precedenti storici, era prevedibile nonostante ciò una parte della sinistra si è concentrata su questioni ‘’di costume’’ smettendo di considerare lo stato profondo come la questione e il nemico principale.

 

Wikileaks rivela i troppi silenzi di Francesco I

Pochi sanno che nel febbraio scorso, l’ex presidente brasiliano Lula consegnò al Pontefice Francesco I un appello proveniente direttamente dal padre di Assange, John Shipton, chiedendo al Vescovo di Roma di fermare la persecuzione-tortura nei confronti di Julian 2. Perché Francesco tace? Il Papa non è amico dei poveri?

https://twitter.com/LulaOficial/status/1235998651010494465?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1235998651010494465%7Ctwgr%5Eshare_3&ref_url=https%3A%2F%2Fmundo.sputniknews.com%2Famerica-latina%2F202003061090710968-lula-se-reune-con-el-padre-de-assange-y-pide-la-libertad-del-fundador-de-wikileaks%2F

 

I ‘’cable’’ di Wikileaks rivelano i legami di Jorge Maria Bergoglio con Christian Von Weirnich, cappellano di Buenos Aires condannato all’ergastolo per aver preso parte agli assassinii perpetrati dalla dittatura di Videla per conto della Fondazione Rockefeller e del FMI. I documenti sono inoppugnabili: ‘’Nella comunicazione tra l’Ambasciatore e il Segretario di Stato USA – risalente all’11 ottobre del 2007 (sotto) – emerge come la carcerazione di Von Wernich mini “l’autorità morale della Chiesa (in Argentina, nda) – e per estensione del cardinale Bergoglio -” 3. All’epoca il futuro Papa era capo della Conferenza Episcopale Argentina, cambia il ruolo ma non il comportamento omertoso.

Il comportamento di Francesco I si spiega alla luce dei legami del suo pontificato con la fazione ‘’cosmopolita’’ dell’imperialismo USA. Nelle mail fra Hillary Clinton e John Podesta sull’Italia, l’ex Segretario di Stato ed il suo Capo di Gabinetto si sono scambiati ben 441 messaggi valutando positivamente la linea del Pontefice.

Il Papa non è l’unico a tacere. Il M5S, un tempo promotore della campagna ‘’Nessuno tocchi il soldato Julian Assange’’, si è chiuso nel mutismo. Il giornalista Giuliano Gattamorta, su ‘’Giustizia!’’ testata online diretta dall’ex magistrato, ora avvocato, Antonio Ingroia, ha pubblicato una lettera indirizzata al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Leggiamo:

‘’Nei giorni scorsi anche il Presidente del Messico ha espresso solidarietà nei confronti di Assange chiedendone la scarcerazione ed il perdono, confermando tra l’ altro la veridicità di tutte le notizie pubblicate da Wikileaks in merito ad atti illegittimi avvenuti e violazioni di sovranità attuati presumibilmente dagli Stati Uniti.

Ciò posto Vi chiedo umilmente di valutare la possibilità di intervenire diplomaticamente presso il Regno Unito per esprimere solidarietà nei confronti di Julian Assange chiedendo le cessazioni degli atti persecutori nei suoi confronti e chiedendo che venga sottoposto a cure urgenti effettuate da personale medico qualificato sotto la vigilanza di una commissione  indipendente di salvaguardia dei Diritti Umani.

Se possibile anche sotto la protezione di un Asilo politico fornito dall’Italia’’ 4

Perché Di Maio tace, che cos’è cambiato in questi anni? E’ cambiato il M5S e col Movimento anche le sue posizioni nei confronti di Wikileaks? Un silenzio che, arrivati a questo punto, sa di silenzio-assenso forse per non compromettere l’alleanza sempre più strategica col PD, megafono dei torturatori di Julian. Il ‘’giornalista’’, ‘’storico’’ ed accademico Andrea Romano, dirigente del Partito democratico, rientra fra i nemici del giornalismo investigativo.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.