Caro direttore,
ti scrivo per aggiornarti sull’increscioso fatto accadutoci pochi giorni sul mio profilo Facebook!
Sono stato definitivamente espulso dalla federazione giovanile del partito del quale faccio parte! Ho saputo che porteranno la questione al vaglio degli organi interni del partito per decidere circa eventuali ulteriori sanzioni disciplinari (l’espulsione dal partito oltre che dalla federazione giovanile) nei miei confronti.
Vorrei re-linkarti il video dello “scandalo” per ricordarti a che punto sia purtroppo scesa in basso oggi la retorica capitalista pro-omosessuali in una sinistra che oramai, in una società ultra-capitalista come la nostra, ha smesso di incidere nella realtà sociale in maniera efficace. Anzi, molto spesso, nel caso di alcuni partiti, risulta completamente complice di quello stesso sistema che a parole dic e di voler combattere. Ecco il video:
https://www.facebook.com/photo.php?v=10200892010891146 .
Che cosa si evince, vedendo questo scorcio di passerella?
Che i modelli omosessuali (per davvero o forse costretti a muovere il proprio corpo in un certo modo e fare un certo tipo di passetto) che sfilano su quella passerella sono ormai stati ridotti anche loro alla stessa stregua delle modelle e dei modelli, cioè di uomini e donne eterosessuali, oggetto delle ferree leggi di mercato, della pubblicità e della mercificazione, da parte di un capitalismo che tutto mercifica, che tutto deve trasformare in plus-lavoro e quindi in plus-valore.
Ma guardali bene! E riporta alla tua mente le sfilate di vari modelli/e!
Il loro è solo in parte un modo naturale di sfilare!
In che senso? Il/la modello/a sfila in modo elegante, a volte anche spregiudicato, restando però in certi precisi canoni di grazia ed appunto, come già detto, eleganza. In questo caso invece siamo di fronte ad un modo di camminare forzato, estremamente aggressivo, con ancheggiamenti esageratamente pronunciati e giochi gestuali particolarmente aggressivi, veloci e teatrali, soprattutto nella parte finale del video. Per non parlare dei pantaloni, così attillati, fini e di maglio largo, da offrire completamente il senso di nudità completa delle parti intime maschili, che vengono esposte in modo volgare e pornografico.
Quale idea ne traggo da tutto ciò? Intanto trovo grottesco che la lotta per i diritti degli omosessuali venga portata avanti con certe buffonate come queste e come anche i Gay Pride, incapaci di incidere nella realtà concreta, promossi dai peggiori esponenti social-sciovinisti (come li avrebbe definiti Lenin), filo capitalisti e quant’altro!
Ma soprattutto ne traggo la conclusione – e questo è anche peggio – che quegli uomini sono appunto diventati oggetto di mercificazione. I “prodotti” (bleah!!!) che pubblicizzano saranno presto, se non già ora, disponibili, impacchettabili, e commerciabili nei prestigiosi negozi di alta moda delle vie del centro delle grandi città. E’ evidente quindi come anche i gay siano ormai diventati una fetta di mercato. Anche loro sono stati ridotti solamente a numeri, utili solo per essere schiavizzati, da una parte, e trasformati in clienti, soggetti/oggetti del mercato, dall’altra.
Cos’altro risalta agli occhi? La camminata irruente, impetuosa, eccessiva, come già dicevo! Come per sottolineare una sorta di diversità/superiorità, come a dire:“Noi siamo omosessuali, la sola cosa che conta sono i nostri diritti e la nostra lotta è l’unica ad essere efficace ed “alternativa”.
Ma quando mai i diritti individuali, slegati da quelli sociali e soprattutto concepiti e vissuti in quel modo, hanno portato libertà alle classi popolari (non uso da tempo il termine proletario perché molti giovani lo vedono come termine obsoleto e/o dispregiativo)?
Questo “omosessualismo” mi ricorda tanto, nei fini e nei modi, il femminismo borghese.
Bene io sono un Marxista-Leninista, ex militante in una federazione giovanile e (spero ancora per molto) in un partito di matrice marxista, e sono quindi uno che filosofia ed economia politica marxiana l’ha letta sui testi stessi di Marx.
Quali grandi conquiste ha portato questo movimento femminista BORGHESE alle donne? Nulla! Anzi! Ha fatto logicamente gli interessi stessi del capitale spaccando il movimento proletario della fine anni degli ’70, tra uomini da una parte, i presunti oppressori, e le donne dall’altra, le presunte vittime. Cosa ci sia di marxista in questa visione del mondo, proprio non riesco a capirlo…
Qual’ è il nodo principale? Marx individua gli strumenti di oppressione nel capitale (per i più esperti di marxismo questo è stato espropriato primitivamente ed è in continua espansione come lavoro accumulato) che permette ad alcune persone, dette appunto capitalisti, di appropriarsi della forza lavoro dei proletari. Marx insomma divide la società del suo tempo (ed un po’ tutta la storia) in classi.
Ma dov’è la distinzione di classe nel femminismo borghese? Non esiste! Una donna borghese viene addirittura individuata come vittima nei confronti di un barbone, solo per fare un esempio. Questa è una lotta di emancipazione solo a chiacchiere, perché non mette in discussione il modo di produzione capitalista che creerà sempre, con le sue inique leggi economiche, cittadini di serie A e di serie B!
Non mi dilungo su questa questione ma penso proprio che ci siamo capiti!
Bene. L’”omosessualismo” è tale e quale al femminismo! Ed il fatto che questi lavoratori costretti a sfilare (prestare, a loro modo, forza-lavoro) per pubblicizzare prodotti che saranno venduti a ricchi omosessuali borghesi conferma ciò che penso e pensiamo.
Chiudo la piccola parentesi (ironizzo, sghignazzando tra me e me) e torno subito ai fatti.
Postai il video scrivendo: ”E’ giunta l’ora di riaprire i Gulag!”
E’ ovvio che si trattava di un titolone ironico ed era altrettanto scontato a chi e a cosa mi rivolgessi. Però, specie se non si è in perfetta buona fede, può prestare male interpretato e può adito a dubbi su una presunta paventata OMOFOBIA del sottoscritto. E infatti, nel momento in cui alcuni hanno cominciato a commentare il video, ma non in senso polemico, ho subito chiarito ciò che volevo dire:
“Guarda che dico seriamente! Guarda come cazzo sono costretti a conciarsi e cosa devono fare questi lavoratori per campare!”
Ho scritto queste parole proprio per dissipare subito qualsiasi dubbio sul mio pensiero e indirizzare la mia rabbia nei confronti di chi sfrutta immagine e battaglie di un gruppo di persone, ma anche la forza lavoro di quei lavoratori (nel caso specifico).
Ed ecco che in men che non si dica vengo attaccato dall’omosessuale di turno, perfettamente inquadrato dall’ideologia dominante capitalistica.
Ne nasce dunque la discussione che tu sai, nella quale, e ti prego di scusarmi, ti ho coinvolto, dato che sei una persona che reputo colta e ampiamente preparata su questi argomenti. E’ stato un altro mio amico ad accendere la discussione, e forse è l’unica persona che forse, anche se marginalmente, può essere accusata di aver sbagliato, dato che tra lui e quell’altro ragazzo omosessuale è subito esploso un battibecco con reciproci insulti.
Tu invece, che sei entrato nella discussione (da me sollecitato) in modo garbato e civile, argomentando e postando i tuoi articoli, sei stato immediatamente e pesantemente insultato e apostrofato dal quel gay come “fascista”, persona che pensa e parla da “clericofascista” (prima ancora di leggere i tuoi articoli…) e che le nostre posizioni sarebbero in tutto e per tutto simili a quelle del giornale cattolico Avvenire, il tutto, ripeto, con toni, (male) parole, modi offensivi, rancorosi e gratuiti, parolacce, insulti e quant’altro…
Bèh, devo dire che tutto questo mi ha lasciato molto perplesso!
Ma veniamo al vero punto cruciale.
L’espulsione dal partito, che era appunto nell’aria, è avvenuta in un modo non ortodosso, e non prendendo in considerazione le mie ragioni. Mi è stato innanzitutto intimato dal segretario nazionale della federazione giovanile, di cancellare il video poiché non si voleva mostrare a persone esterne al partito, discussioni o divisioni interne che riguardassero temi di questo genere. Ma di certo non sono stato io a creare il vespaio, a creare una discussione che di solito finisce subito, non con i quasi duecentocinquanta messaggi (anche di persone che non hanno mai commentato sulla mia bacheca che non conosco e che non si devono permettere di giudicarmi non conoscendomi, dandomi del fascista e dell’infiltrato!), in buona parte commenti scritti dal sedicente omosessuale marxista che attaccava e tacciava tutti di fascismo, quando gli è stato chiarito più e più volte che nessuno aveva nulla contro gli omosessuali, e che se io parlavo di effeminati, parlavo da un punto di vista marxista e non certo “clerico-fascista”:
Io sono un MATERIALISTA CONVINTO, e se faccio delle affermazioni è perchè osservo prima di tutto ciò che accade a livello economico e sociale e quindi la trasformazione della realtà e della società, con tutte le conseguenze sulla vita di tutti i giorni.
Continuo ancora con la mia parentesi dicendo che non ho nulla contro gli omosessuali. Ma un conto è l’omosessualità, che ha tutto il diritto di esprimersi liberamente, e un altro è quella manifestazione di sciovinismo e supernarcisismo effeminato che viene esaltata nel video. Vorrei che tu capissi che sculettare o fare cose del genere oltre ad essere inutile è anche controproducente, dato che provoca solo fastidio in tanta gente che si chiede, giustamente, se quello possa essere un modo sano di vivere la propria appartenenza e identità sessuale, nel caso specifico se quello sia il modo sano di vivere l’omosessualità.
Come vedi non ho nulla contro gli omosessuali (parlo di omosessuali e non di gay; detesto i termini americani e in generale odio le americanate) ma contro la cultura Gender, finanziata dalla borghesia, si!
Oltretutto, non ho mai detto che voglio rinchiudere gli effeminati nei gulag! (Ci mancherebbe altro…). Riporto testualmente il mio commento, quello con il quale, insomma, mi sono spinto un po’ più oltre:
“Infatti non ho mai detto di mettere gli omosessuali in un gulag! Ho detto di riaprirli per metterci i super fan del freakettonismo americano! Il post è dedicato a chi manda avanti, come i borghesotti stilisti che hanno costretto alcuni modelli a vestirsi da clown in questo video, le teorie gender di mamma USA”.
Il mio astio non è quindi contro gli effeminati ma contro chi alimenta un certo tipo di propaganda, di messaggio, e chi è che lo fa se non dei ricchi borghesi che hanno interesse a veicolare un simile messaggio?
Bene. In seguito a questa discussione su FB il segretario mi ha dunque espulso dalla federazione giovanile, nell’ambito di un carteggio privato (prassi non certo da militanti comunisti ma da bambini) incominciato la sera prima e protrattosi fino alla sera dopo, in cui era evidente che se non avessi censurato il video e altri articoli, avrei passato dei guai. Ma devo spiegarti meglio come sono andate le cose.
Mentre proseguiva la discussione, alcuni personaggi hanno cominciato subito a complottare contro il sottoscritto in una di quelle chat private che si creano in Facebook. Come sono venuto a saperlo? Non mi è possibile dirtelo dal momento che potrei essere sanzionato a livello disciplinare dal mio partito e non vorrei mettere nei guai alcuni onesti compagni. Ma in questa discussione c’era, oltre a quelli che ci hanno insultato sul mio profilo, anche un altro ragazzo che non vedeva di buon occhio la mia posizione di apertura nei confronti della Cina e anche, in questa fase, della Russia di Putin. Mi ha quindi accusato, in questa discussione privata, di essere un “rosso bruno” (mi ha poi ricontattato in privato confermandomi ciò) perché avevo queste posizioni. Capisci bene, quindi, come il sottoscritto sia stato demonizzato grazie all’accostamento omofobia/rossobrunismo.
Atteggiamenti simili, a dirla tutta, erano cominciati già da tempo, non essendo il sottoscritto sulla stessa linea di alcuni compagni.
Ma non è tutto! Questi “associati” hanno contattato altre diverse persone anche non di partito per INTIMARE la mia cancellazione dalla liste delle amicizie pena la cancellazione degli stessi dalle loro. Cioè… altro che marxisti, dei veri e propri bambini che fanno, perdonami lo slang giovanile, delle “bimbominkiate”” Cancella tizio dagli amici sennò ti cancello io!”
Questo invece lo so perché ho notato uno status di una compagna (non di partito) che denunciava questi metodi poco ortodossi, e lei stessa mi ha confermato in privato che ero proprio io l’oggetto della discussione.
Cosa ho fatto a quel punto? Ho comunicato ad alcuni compagni presenti nel Comitato Centrale cosa stava succedendo, per proteggermi e darmi modo di proteggere, dato che si stava stringendo un vero e proprio complotto nei miei confronti.
Verso sera, alla fine di quella intensa e stressante giornata, mi arriva il messaggio del segretario centrale della federazione con cui mi comunica che sono definitivamente fuori dall’organizzazione giovanile. E perché? Perché avevo contattato (ribadisco, per difendermi) alcuni compagni!
Ma nello statuto del mio partito c’è scritto che si può espellere una persona solo se fa dichiarazioni all’esterno che devono invece restare interne al partito! E io non ho contattato, di esterno, proprio nessuno! Quindi non potrei neanche essere sanzionato dal mio partito! E invece loro che parlano a destra e a manca di questa storia eliminandoli addirittura dai propri profili facebook? A loro non succede nulla? Due pesi e due misure!
Inoltre sono convinto che tutto ciò non è accaduto perché c’è stata una discussione accesa, ma perché si è toccato un tasto troppo delicato come quello dell’omosessualità.
Deluso da quel che stava succedendo ho condiviso, subito dopo il primo messaggio del segretario, uno stato sul mio profilo denunciando la poca serietà di alcune persone e la presenza a sinistra di una certa mentalità borghese, ma sempre senza fare nomi di persone o di partito.
Lo stesso segretario che mi ha contattato mi ha intimato anche in questo caso di eliminare lo status! Perché? Forse perché parlo di “omosessualismo”? Ma si, ma dai che è quello, è inutile che si nascondono dietro all’alibi dei miei vari “cattivi” comportamenti. E’ chiaro che io vengo “pesato” in un modo, e altri compagni in un’altro!
Il segretario ha proseguito dicendo che proprio quello status ha infervorato e infastidito i compagni! Benissimo! E’ la prova che la combutta è stata ordita e che il segretario l’ appoggia. Il suo tono nei miei confronti infatti, è di piena rivalsa!
Per non parlare poi di quel che affermi tu, caro Fabrizio! Si! Noi maschi etero siamo presi a randellate all’interno di queste organizzazioni e stiamo diventando come una sorta di cittadini di serie b, in un certo senso dei discriminati! Perché tutto questo mi si ritorce contro? Perché sono costretto a censurarmi, a eliminare i vari messaggi e articoli, mentre contro di lui (il militante omosessuale del partito che ha cominciato ad insultare senza nessuna ragione e che ha ordito un complotto per isolarmi, con altri suoi amici che straparlano di me al di fuori del partito) l’espulsione non c’è stata così come nessun altro genere di sanzione?
Vorrei concludere la mia lettera sfogandomi ancora relativamente a questa tua teoria del femminismo (e dell’ “omosessualismo”) come ideologia del capitalismo dominante, mettendola insieme però con altri luoghi comuni politically correct!
Mi è arrivato un messaggio privato contenente degli insulti con scritto:
“1)MI SONO VISTA COSTRETTA A SEGNALARE QUESTO POST XENOFOBO E RAZZISTA NEI CONFRONTI DELLA COMUNITA’ GAY A FACEBOOK, E TU CARO “COMPAGNO” PER ME EX COMPAGNO, DI BLOCCARTI DAI MIEI CONTATTI E DI SEGNALARE E FAR SEGNALARE DA MIEI AMICI GAY NON SOLO IL TUO FROFILO……. mi spiace ma alla luce di ciò che ho letto, anche nei post tuoi di commento ti sei rivelato una persona XENOFOBA E RAZZISTA…. NON SEI UN COMPAGNO….
2)MA SEI UN FASCISTA, CASA PAUND è IL TUO REGNO….. ENTRACI E NON NE USCIRE PIU’.
3) TRA I BACAROZZI TI DOVRESTI TROVARE BENE“.
Dov’è che c’è stata xenofobia e razzismo?…
Bah… tutta una serie di teorie della finta sinistra nostrana, con i “sinistrorsi” che sono al servizio del capitalismo; qui si dovrebbe aprire un’altra discussione lunga tanto questa. Ma io non voglio dilungarmi, e dico solo che non sono razzista nè xenofobo ed il mio pensiero è molto ma molto più complesso di questo. Ma il punto vero è che c’è veramente un tipo di mentalità apertamente borghese anche in alcuni sedicenti comunisti. La compagna in questione, infatti, è una di quelle che aprono l’ombrello con scritto NATO per intenderci!
E l’”omosessualismo” è una pietra miliare anche di questo retaggio! Ti ricorderai sicuramente di una risoluzione voluta da Putin che proteggeva la cultura russa della famiglia tradizionale? Ecco per me è sbagliata, però penso che sia anche una sorta di risposta a questa ideologia occidentale che è molto più forte di quel che si pensi! Se parliamo di Femen, Pussy Riot (tutte pagate dal grande imperialista Soros), dei Vladimir Luxuria che protestano per i diritti dei gay ma non per i diritti dei proletari, bèh, tutto quadra! Tutto ciò arma l’opinione pubblica e cerca di far passare come giuste le solite guerre “umanitarie” come quella ad esempio in Ucraina… dove i fascio-atlantisti del Pravy Sektor bruciano vive le persone, dove gli eserciti bombardano gli ospedali e quant’altro!
L’ideologia c’è ed è finanziata dai grandi monopolisti americani ed usata per i loro sporchi interessi capitalistici.
Io ora non voglio parlare male del mio partito, o dei miei ex compagni di federazione tanto è vero che non voglio fare nomi! Voglio però che siano chiari questi errori che ci sono, a mio avviso (ed anche al tuo) a sinistra. Il mio partito ha fatto un’ottima analisi sulla questione femminista e sono pienamente d’accordo sulla sua linea, come sono d’accordo (ed è un’analisi che condivido profondamente) su quel che si pensa sul revisionismo italiano da Togliatti in poi, e così su tanti altri temi. Però, ecco, c’è questo aspetto che proprio non mi và giu. Non è possibile che un compagno come me sia preso a calci in questo modo davanti ad una situazione (“LA” situazione GENDER) che con il marxismo c’entra poco o nulla.
Ecco, ho terminato il mio sfogo. Spero che tu possa capirmi e ti invito perciò a continuare con il lavoro di denuncia e di controinformazione che stai facendo con il tuo giornale!
Firmato: un marxista
Lorenzo “Voroshilov” Altobelli.